In attuazione delle decisioni assunte dal Consiglio dell'Autorità, qui il comunicato del 20 marzo 2020, la Direzione Servizi Postali intende svolgere un'attività di coordinamento utile alle imprese e agli utenti del settore nella situazione di emergenza epidemiologica.
In questa pagina saranno pubblicati i documenti e le comunicazioni per dare la massima informazione ai consumatori e indicazioni agli operatori.
Tutti i servizi postali, così come quelli di comunicazione elettronica, sono essenziali per soddisfare i bisogni primari della collettività e per salvaguardare la coesione sociale e territoriale.
L'obiettivo di garantire la continuità del servizio va articolato in modo da tutelare il diritto alla salute dei consumatori e degli addetti al servizio postale.
L'Autorità vigilerà sulle modalità di svolgimento dei servizi e di organizzazione degli uffici o delle altre sedi aperte al pubblico, valutando le stesse secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza in relazione al preminente interesse di salvaguardia della salute.
Le comunicazioni al pubblico da parte degli operatori dovranno essere chiare, complete e tempestive. L'Autorità si riserva anche di fornire indicazioni e linee guida, nel tentativo di agevolare l'attuazione delle misure adottate dal Governo per fronteggiare l'emergenza e limitarne il più possibile gli effetti negativi, in attesa di una progressiva normalizzazione delle attività.
Per rispondere alle esigenze imposte dall'emergenza sanitaria, è stato avviato un procedimento istruttorio relativo alle "misure per incentivare l'utilizzo degli armadietti automatici per la consegna e la raccolta dei pacchi". Attraverso una indagine comparativa, e acquisendo i contributi degli operatori del settore postale con una consultazione pubblica e con varie richieste di informazioni, si procederà alla valutazione delle possibili soluzioni utili a incentivare forme di consegna e di raccolta dei pacchi alternative a quelle tradizionali.
L'European Regulators Group for Postal Services (EGR-P) ha reso disponibile, nella sezione dedicata del sito internet della Commissione Europea, la sintesi delle misure adottate per il servizio postale a seguito dell'epidemia di Covid-19 e dell'impatto operativo della pandemia.
Gli operatori postali e le associazioni di consumatori potranno inviare eventuali comunicazioni alla casella e-mail tavoloPOSTALI-emergenzaCOVID@agcom.it.
Normativa e disposizioni utili per il settore postale
I servizi postali non ricadono tra le attività sospese dall'articolo 1 del dPCM 22 marzo del 2020. Al settore postale si applicano, oltre ai provvedimenti d'urgenza adottati per fronteggiare e contenere l'emergenza, anche le indicazioni contenute nel protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 tra il Governo e le parti sociali.
Nel Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (Cura Italia) all'articolo 108, sono state adottate specifiche "misure urgenti per lo svolgimento del servizio postale" grazie al quale pacchi e invii per cui era necessaria la firma risultano consegnabili con il solo accertamento della presenza del destinatario o della persona abilitata alla firma, solo con immissione dell'invio nella cassetta di corrispondenza o al piano o in altro luogo indicato.
Inoltre, l'articolo 2, comma 9, del dPCM 10 aprile 2020 stabilisce che "Le imprese titolari di autorizzazione generale di cui al decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261 assicurano prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità".
Alla luce delle previsioni di cui al comma 1 dell'art. 103 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, con la delibera n. 130/20/CONS sono state adottate le misure per garantire la celere conclusione dei procedimenti dell'Autorità nel periodo di emergenza Covid-19. Successivamente l'art. 37 del decreto-legge 8 aprile 2020 n. 23 ha disposto la proroga della sospensione dei termini procedimentali fino al 15 maggio 2020.
Con la conversione in legge del decreto legge n. 18 del 2020 (legge n. 27 del 24 aprile scorso) sono state reintrodotte le modalità ordinarie di recapito delle notifiche a mezzo posta. Nei casi delle notificazioni a mezzo posta ( atti giudiziari e violazioni del codice della strada) gli operatori potranno scegliere procedere con le modalità ordinarie richiedendo la firma del destinatario al momento del recapito oppure consegnare depositando nella cassetta postale l'avviso di arrivo dell'invio. In quest'ultimo caso il ritiro avviene con le modalità indicate nell'avviso. I termini di compiuta giacenza degli invii presso gli uffici postali inziano a decorrere dal 30 aprile.
L'ultimo intervento del governo relativo all'emergenza epidemiologica da Covid 19, il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, apporta modifiche alle "misure urgenti per lo svolgimento del servizio postale" precedentemente adottate. Nello specifico viene ripristinato il regime straordinario per la consegna delle notifiche a mezzo posta, che saranno immesse nella cassetta di impostazione. L'operatore postale non raccoglie la firma del destinatario o della persona abilitata al ritiro, ne accerta preventivamente solo la presenza, analogamente a quanto avviene già per gli invii raccomandati, assicurati e per i pacchi. Tali misure sono valide fino al 31 luglio 2020.
In attuazione delle decisioni assunte dal Consiglio dell'Autorità, qui il comunicato del 20 marzo 2020, la Direzione Servizi Postali intende svolgere un'attività di coordinamento utile alle imprese e agli utenti del settore nella situazione di emergenza epidemiologica.
In questa pagina saranno pubblicati i documenti e le comunicazioni per dare la massima informazione ai consumatori e indicazioni agli operatori.
Tutti i servizi postali, così come quelli di comunicazione elettronica, sono essenziali per soddisfare i bisogni primari della collettività e per salvaguardare la coesione sociale e territoriale.
L'obiettivo di garantire la continuità del servizio va articolato in modo da tutelare il diritto alla salute dei consumatori e degli addetti al servizio postale.
L'Autorità vigilerà sulle modalità di svolgimento dei servizi e di organizzazione degli uffici o delle altre sedi aperte al pubblico, valutando le stesse secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza in relazione al preminente interesse di salvaguardia della salute.
Le comunicazioni al pubblico da parte degli operatori dovranno essere chiare, complete e tempestive. L'Autorità si riserva anche di fornire indicazioni e linee guida, nel tentativo di agevolare l'attuazione delle misure adottate dal Governo per fronteggiare l'emergenza e limitarne il più possibile gli effetti negativi, in attesa di una progressiva normalizzazione delle attività.
Per rispondere alle esigenze imposte dall'emergenza sanitaria, è stato avviato un procedimento istruttorio relativo alle "misure per incentivare l'utilizzo degli armadietti automatici per la consegna e la raccolta dei pacchi". Attraverso una indagine comparativa, e acquisendo i contributi degli operatori del settore postale con una consultazione pubblica e con varie richieste di informazioni, si procederà alla valutazione delle possibili soluzioni utili a incentivare forme di consegna e di raccolta dei pacchi alternative a quelle tradizionali.
L'European Regulators Group for Postal Services (EGR-P) ha reso disponibile, nella sezione dedicata del sito internet della Commissione Europea, la sintesi delle misure adottate per il servizio postale a seguito dell'epidemia di Covid-19 e dell'impatto operativo della pandemia.
Gli operatori postali e le associazioni di consumatori potranno inviare eventuali comunicazioni alla casella e-mail tavoloPOSTALI-emergenzaCOVID@agcom.it.
Normativa e disposizioni utili per il settore postale
I servizi postali non ricadono tra le attività sospese dall'articolo 1 del dPCM 22 marzo del 2020. Al settore postale si applicano, oltre ai provvedimenti d'urgenza adottati per fronteggiare e contenere l'emergenza, anche le indicazioni contenute nel protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 tra il Governo e le parti sociali.
Nel Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (Cura Italia) all'articolo 108, sono state adottate specifiche "misure urgenti per lo svolgimento del servizio postale" grazie al quale pacchi e invii per cui era necessaria la firma risultano consegnabili con il solo accertamento della presenza del destinatario o della persona abilitata alla firma, solo con immissione dell'invio nella cassetta di corrispondenza o al piano o in altro luogo indicato.
Inoltre, l'articolo 2, comma 9, del dPCM 10 aprile 2020 stabilisce che "Le imprese titolari di autorizzazione generale di cui al decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261 assicurano prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità".
Alla luce delle previsioni di cui al comma 1 dell'art. 103 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, con la delibera n. 130/20/CONS sono state adottate le misure per garantire la celere conclusione dei procedimenti dell'Autorità nel periodo di emergenza Covid-19. Successivamente l'art. 37 del decreto-legge 8 aprile 2020 n. 23 ha disposto la proroga della sospensione dei termini procedimentali fino al 15 maggio 2020.
Con la conversione in legge del decreto legge n. 18 del 2020 (legge n. 27 del 24 aprile scorso) sono state reintrodotte le modalità ordinarie di recapito delle notifiche a mezzo posta. Nei casi delle notificazioni a mezzo posta ( atti giudiziari e violazioni del codice della strada) gli operatori potranno scegliere procedere con le modalità ordinarie richiedendo la firma del destinatario al momento del recapito oppure consegnare depositando nella cassetta postale l'avviso di arrivo dell'invio. In quest'ultimo caso il ritiro avviene con le modalità indicate nell'avviso. I termini di compiuta giacenza degli invii presso gli uffici postali inziano a decorrere dal 30 aprile.
L'ultimo intervento del governo relativo all'emergenza epidemiologica da Covid 19, il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, apporta modifiche alle "misure urgenti per lo svolgimento del servizio postale" precedentemente adottate. Nello specifico viene ripristinato il regime straordinario per la consegna delle notifiche a mezzo posta, che saranno immesse nella cassetta di impostazione. L'operatore postale non raccoglie la firma del destinatario o della persona abilitata al ritiro, ne accerta preventivamente solo la presenza, analogamente a quanto avviene già per gli invii raccomandati, assicurati e per i pacchi. Tali misure sono valide fino al 31 luglio 2020.