Il perimetro delle competenze dell'Autorità nel settore della pianificazione e regolamentazione delle frequenze per il servizio di radiodiffusione televisiva e sonora è fissato dai seguenti provvedimenti normativi:
- legge 31 luglio 1997, n. 249, recante "Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo";
- decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante "Codice delle comunicazioni elettroniche", come da ultimo modificato dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207;
- decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante "Attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri, concernente il testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi in considerazione dell'evoluzione delle realtà del mercato" (Testo unico o TUSMA)".
Sulla base del quadro normativo delineato dalle norme sopra richiamate, l'Autorità elabora e aggiorna i Piani nazionali di assegnazione delle frequenze (PNAF) nelle bande di frequenza attribuite ai servizi di radiodiffusione considerando le codifiche o standard più avanzati per consentire un uso più efficiente dello spettro nonché garantendo su tutto il territorio nazionale un uso efficiente e pluralistico della risorsa radioelettrica, una uniforme copertura, una razionale distribuzione delle risorse fra soggetti operanti in ambito nazionale e locale. L'elaborazione dei piani è effettuata dall'Autorità sentite la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo RAI e le associazioni a carattere nazionale delle emittenti o reti private e tenendo conto delle decisioni assunte dalle regioni e dalle province autonome in ordine all'ubicazione dei siti trasmissivi.
Le bande di frequenza attribuite ai servizi di radiodiffusione sono definite dal Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF), strumento normativo elaborato e aggiornato dal Ministero dello sviluppo economico, attraverso il quale vengono definite in ambito nazionale le attribuzioni ai diversi servizi delle singole bande di frequenza. Attualmente il PNRF attribuisce al servizio di radiodiffusione in particolare le seguenti bande di frequenza:
- banda 526,5-1606,5 kHz (radiodiffusione sonora analogica AM);
- banda 87,5-108 MHz (radiodiffusione sonora analogica FM);
- banda 174-230 MHz (radiodiffusione sonora in tecnica digitale e, ove necessario, radiodiffusione televisiva in tecnica digitale);
- banda 470-694 MHz (radiodiffusione televisiva in tecnica digitale).
Gli aspetti internazionali della pianificazione (c.d. coordinamento internazionale delle frequenze) per i servizi di radiodiffusione sono regolati dagli Atti Finali delle conferenze di pianificazione (Conferenza di Ginevra 1975 per la radiodiffusione sonora analogica AM, Conferenza di Ginevra 1984 per la radiodiffusione sonora analogica FM, Conferenza di Ginevra 2006 per quanto riguarda la radiodiffusione televisiva e radiofonica in tecnica digitale) e dagli ulteriori accordi bilaterali o multilaterali sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico con i paesi radioelettricamente confinanti. Gli Atti Finali delle conferenze di pianificazione sono disponibili sul sito web dell'International Telecommunication Union (ITU) mentre gli accordi di coordinamento sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico sono disponibili sul sito web dello stesso Ministero.
Il perimetro delle competenze dell'Autorità nel settore della pianificazione e regolamentazione delle frequenze per il servizio di radiodiffusione televisiva e sonora è fissato dai seguenti provvedimenti normativi:
- legge 31 luglio 1997, n. 249, recante "Istituzione dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo";
- decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, recante "Codice delle comunicazioni elettroniche", come da ultimo modificato dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207;
- decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante "Attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri, concernente il testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi in considerazione dell'evoluzione delle realtà del mercato" (Testo unico o TUSMA)".
Sulla base del quadro normativo delineato dalle norme sopra richiamate, l'Autorità elabora e aggiorna i Piani nazionali di assegnazione delle frequenze (PNAF) nelle bande di frequenza attribuite ai servizi di radiodiffusione considerando le codifiche o standard più avanzati per consentire un uso più efficiente dello spettro nonché garantendo su tutto il territorio nazionale un uso efficiente e pluralistico della risorsa radioelettrica, una uniforme copertura, una razionale distribuzione delle risorse fra soggetti operanti in ambito nazionale e locale. L'elaborazione dei piani è effettuata dall'Autorità sentite la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo RAI e le associazioni a carattere nazionale delle emittenti o reti private e tenendo conto delle decisioni assunte dalle regioni e dalle province autonome in ordine all'ubicazione dei siti trasmissivi.
Le bande di frequenza attribuite ai servizi di radiodiffusione sono definite dal Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF), strumento normativo elaborato e aggiornato dal Ministero dello sviluppo economico, attraverso il quale vengono definite in ambito nazionale le attribuzioni ai diversi servizi delle singole bande di frequenza. Attualmente il PNRF attribuisce al servizio di radiodiffusione in particolare le seguenti bande di frequenza:
- banda 526,5-1606,5 kHz (radiodiffusione sonora analogica AM);
- banda 87,5-108 MHz (radiodiffusione sonora analogica FM);
- banda 174-230 MHz (radiodiffusione sonora in tecnica digitale e, ove necessario, radiodiffusione televisiva in tecnica digitale);
- banda 470-694 MHz (radiodiffusione televisiva in tecnica digitale).
Gli aspetti internazionali della pianificazione (c.d. coordinamento internazionale delle frequenze) per i servizi di radiodiffusione sono regolati dagli Atti Finali delle conferenze di pianificazione (Conferenza di Ginevra 1975 per la radiodiffusione sonora analogica AM, Conferenza di Ginevra 1984 per la radiodiffusione sonora analogica FM, Conferenza di Ginevra 2006 per quanto riguarda la radiodiffusione televisiva e radiofonica in tecnica digitale) e dagli ulteriori accordi bilaterali o multilaterali sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico con i paesi radioelettricamente confinanti. Gli Atti Finali delle conferenze di pianificazione sono disponibili sul sito web dell'International Telecommunication Union (ITU) mentre gli accordi di coordinamento sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico sono disponibili sul sito web dello stesso Ministero.