Ai sensi della delibera n. 86/21/CIR è stato istituito il Comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche coordinato dalla competente Direzione dell'Autorità che tratta e condivide con gli operatori tutti gli aspetti e le problematiche attinenti alla sicurezza delle comunicazioni al fine di prevenire comportamenti dolosi a danno degli utenti finali. Il Comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche è composto dagli Operatori Nazionali aderenti alla procedura inter-operatore di contrasto delle frodi scaturita dai lavori del tavolo tecnico ex art. 6 delibera Agcom n. 418/07/CONS e partecipano ai lavori anche il Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l'Editoria della Guardia di Finanza e la Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni che collaborano con l'Autorità. Il Comitato, inoltre, si avvale della collaborazione di enti e rappresentanti delle aziende delle funzioni Security, Fraud Monitoring and Prevention interessate da fenomeni di frode attraverso reti e servizi di comunicazione elettronica.
Gli Obiettivi del Comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche
Il Comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche intende garantire il monitoraggio e l'aggiornamento delle procedure antifrode inter-operatore e, più in generale, l'individuazione di soluzioni tecnico-regolamentari volte a rafforzare la prevenzione ed il contrasto delle frodi anche attraverso la valutazione delle possibili fattispecie alle quali applicare l'art.98decies, comma 2, del Codice delle Comunicazioni Elettroniche.
Attraverso tali attività si intendono perseguire i seguenti obiettivi:
- ridurre/prevenire le cause delle frodi;
- monitorare l'efficienza e l'efficacia del processo di cooperazione antifrode, adeguandolo alle variazioni del contesto ed alle necessità di efficienza operativa degli operatori;
- garantire, tra i partecipanti al Comitato e l'Autorità, un efficace ed immediato flusso di informazioni in merito ai fenomeni fraudolenti esistenti e sugli eventi che possono aumentare il livello del rischio anche per far fronte più velocemente ad esigenze emergenti o impreviste;
- analizzare le esposizioni ai rischi e le vulnerabilità di frode dei nuovi servizi di comunicazione elettronica e individuare contromisure e best practices al fine di evitarne la diffusione massiva nei confronti dell'utenza finale anche attraverso possibili soluzioni ed interventi tecnico regolamentari;
- permettere l'avvio e lo svolgimento di attività di vigilanza più rapide attraverso la trasmissione di segnalazioni maggiormente qualificate su comportamenti scorretti ed eventualmente congiunte da parte di più operatori partecipanti al Comitato;
- sviluppare la consapevolezza sui possibili rischi di frode nel mercato delle comunicazioni elettroniche e nei confronti dell'utenza finale.
Ai sensi della delibera n. 86/21/CIR è stato istituito il Comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche coordinato dalla competente Direzione dell'Autorità che tratta e condivide con gli operatori tutti gli aspetti e le problematiche attinenti alla sicurezza delle comunicazioni al fine di prevenire comportamenti dolosi a danno degli utenti finali. Il Comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche è composto dagli Operatori Nazionali aderenti alla procedura inter-operatore di contrasto delle frodi scaturita dai lavori del tavolo tecnico ex art. 6 delibera Agcom n. 418/07/CONS e partecipano ai lavori anche il Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l'Editoria della Guardia di Finanza e la Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni che collaborano con l'Autorità. Il Comitato, inoltre, si avvale della collaborazione di enti e rappresentanti delle aziende delle funzioni Security, Fraud Monitoring and Prevention interessate da fenomeni di frode attraverso reti e servizi di comunicazione elettronica.
Gli Obiettivi del Comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche
Il Comitato tecnico sulla sicurezza delle comunicazioni elettroniche intende garantire il monitoraggio e l'aggiornamento delle procedure antifrode inter-operatore e, più in generale, l'individuazione di soluzioni tecnico-regolamentari volte a rafforzare la prevenzione ed il contrasto delle frodi anche attraverso la valutazione delle possibili fattispecie alle quali applicare l'art.98decies, comma 2, del Codice delle Comunicazioni Elettroniche.
Attraverso tali attività si intendono perseguire i seguenti obiettivi:
- ridurre/prevenire le cause delle frodi;
- monitorare l'efficienza e l'efficacia del processo di cooperazione antifrode, adeguandolo alle variazioni del contesto ed alle necessità di efficienza operativa degli operatori;
- garantire, tra i partecipanti al Comitato e l'Autorità, un efficace ed immediato flusso di informazioni in merito ai fenomeni fraudolenti esistenti e sugli eventi che possono aumentare il livello del rischio anche per far fronte più velocemente ad esigenze emergenti o impreviste;
- analizzare le esposizioni ai rischi e le vulnerabilità di frode dei nuovi servizi di comunicazione elettronica e individuare contromisure e best practices al fine di evitarne la diffusione massiva nei confronti dell'utenza finale anche attraverso possibili soluzioni ed interventi tecnico regolamentari;
- permettere l'avvio e lo svolgimento di attività di vigilanza più rapide attraverso la trasmissione di segnalazioni maggiormente qualificate su comportamenti scorretti ed eventualmente congiunte da parte di più operatori partecipanti al Comitato;
- sviluppare la consapevolezza sui possibili rischi di frode nel mercato delle comunicazioni elettroniche e nei confronti dell'utenza finale.